Storia della cavalleria
Il sistema feudale aveva ordinato la società del medioevo in
una gerarchia di classi che faceva capo allaristocrazia.
Tra le varie divisioni che separavano gli strati di questa società
medievale vi era dunque una divisione più netta delle altre,
ancora più gerarchia feudale, e quelle dei non
guerrieri in genere. Quel che distingueva i primi dai secondi era
il giuramento di fedeltà(omaggio).Tuttavia
proprio il perfezionarsi del sistema feudale doveva portare al
formarsi di una nuova classe sociale la quale sarebbe venuta a
trovarsi in una posizione più profonda di quella tra liberi e
non liberi: la divisione tra la classe dei guerrieri,
appartenenti alla verpra e opria piuttosto ingrata tra il mondo
feudale e il semplice popolo senza appartenere ne` alluno,
ne` allaltro, come diceva il diritto franco. Questi
giovani milites senza beni di fortuna venivano dunque a trovarsi
fuori del mondo feudale perché non avevano prestato omaggio ad
alcun signore, e tuttavia non facevano parte del popolo perché
erano guerrieri e provenivano dallaristocrazia.
Levoluzione della cavalleria
In realtà in questa società di milites mandati allo
sbaraglio vi erano grandi possibilità. A poco a poco questi
giovani si resero conto di costituire una classe che aveva le
stesse aspirazioni, gli stessi bisogni, le stesse pene. Già il
riunirsi in bande era un indizio di questa consapevolezza e la
ricerca di una legge: le bande dovevano obbedire a un capo,
dovevano riconoscere consuetudini e ordini comuni.
Lepoca era dominata da uno spirito religioso a cui nessuno
poteva sottrarsi, quindi la Chiesa si propose di
dare un nuovo orientamento ai cavalieri disperati. Nel XI secolo
la cavalleria era radicalmente trasformata: il cavaliere poteva
considerarsi tale solo dopo aver prestato un giuramento di fedeltà
che non veniva fatto a un signore ma a Dio. In un primo tempo
la
cavalleria e il feudalesimo furono due cose
distinte. La morale cavalleresca divenne la morale feudale, la
cultura dei cavalieri fu la cultura della nobiltà.