Diversa la storia dell’insediamento domenicano. La preferenza da parte delle gerarchie

dell’Ordine si rivolge verso i centri dimensioni medio-grandi ; la loro stessa funzione di ausiliari del vescovo nell’opera di predicazione li porta a privilegiare i centri diocesani.

La vocazione allo studio ha fatto sì che Bologna divenisse la capitale dell’ordine (come Parigi al di fuori dell’Italia), e non è certo casuale se è proprio a Bologna che riposano, in un arca marmorea, i resti di San Domenico.

 

Presso i Domenicani, a differenza dei Francescani, non si ha traccia di romitori, pur se la nostalgia per una vita più tranquilla e ritirata trapela a volte dalle parole di alcuni membri dell’Ordine.

Come già in precedenza le varie congregazioni benedettine o i Premonstratensi, anche i mendicanti ebbero dei rami femminili anzi, la prima fondazione stabile di San Domenico in Provenza fu proprio una comunità femminile, quella di Prouille, destinata ad accogliere quelle donne, spesso figlie o mogli di aristocratici, che erano state in precedenza uno dei punti di forza del catarismo, e che la predicazione del chierico spagnolo aveva convertito l’ortodossia.

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