IL RUOLO

I mercanti si possono distinguere in due categorie: i grandi mercanti, che svolgono il commercio sulle lunghe distanze, e i piccoli commercianti, che operano in ambito urbano. Il XIII° secolo e l'inizio del XIV sono il periodo della fioritura del ceto commerciale. In nessun altro posto in Europa il ceto mercantile raggiunse altrettanta potenza economica e politica come nelle città italiane. Qui la professione del mercante era moralmente riabilitata. Nel XIII° secolo e più tardi furono molti i mercanti che intrapresero lontani ed arrischiati viaggi per mare, come ad esempio il celebre Marco Polo. L’attività commerciale richiedeva preparazione, compreso il possesso di un’istruzione. Col passare del tempo e con il mutare della congiuntura commerciale una parte dei mercanti passa a un sistema più garantito d’investimento del denaro. La rinuncia al commercio a favore delle finanze e della proprietà terriera deviò gli uomini d’affari italiani dalla partecipazione alle scoperte nell’Oceano Atlantico. Un secolo più tardi la produzione si orientò verso un mercato più ristretto. La famiglia costituiva il principale elemento strutturale nell’organizzazione del grande commercio e del credito e le compagnie che dominavano nella vita economica. Se alla fine del Medioevo l’Europa fu in grado di superare la barriera del tradizionalismo e di iniziare la sua espansione mondiale è anche merito dei mercanti, che hanno contribuito a realizzare questo stacco grazie alla loro intraprendenza e al loro coraggio.

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